In-Ear

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Quando si parla di auricolari in – ear si intende, generalmente, dei dispositivi molto più piccoli ed ancora più portatili rispetto alle “canoniche” cuffie sovraurali. In gergo questi dispositivi sono molto più comunemente conosciuti con il nome di “cuffiette”. Tornando a noi, le cuffie sovraurali “accolgono” l’orecchio dell’ascoltatore all’interno dei comodi padiglioni auricolari e sono dotate di una struttura che comprende l’archetto ed eventualmente un microfono. Le cuffie in – ear, invece, si inseriscono “dentro l’orecchio” come suggerisce il nome e, proprio per questo motivo, garantiscono un buon isolamento acustico dal rumore proveniente dall’esterno. Merito di questo isolamento sono i materiali gommosi che si frappongono tra i timpani ed il mondo che circonda il loro proprietario formando così una sorta di “tappo”.

Queste membrane possono essere realizzate in gomma, silicone, plastica o rivestite con una speciale patina in gommapiuma, ma possono anche possedere il sistema memory foam per far sì che si “ricordi” la forma dell’orecchio. Nella stragrande maggioranza dei casi le confezioni contengono anche più gommini di scorta per ogni evenienza e tipologia di apparato uditivo oltre che il canonico manuale di istruzioni. Se quindi l’isolamento è al top dall’altra parte è giusto ricordare che l’uso prolungato di questo tipo di auricolari può portare a disturbi dell’udito ed anche a possibili infezioni con l’accumulo di sudore, cerume e batteri che si depositano sulle membrane e da lì hanno strada facile per l’orecchio.

Per prevenire ogni qualsivoglia tipo di disagio consigliamo una pulizia attenta dopo uno o due giorni di uso continuo. Ad ogni modo, gli auricolari in – ear sono anche la scelta più economica e pratica essendo alla portata di praticamente tutte le tasche tanto da starci comodamente dentro. Si possono trovare infatti a pochi euro anche in edicola o in altri negozi simili, ma soprattutto le potete rinvenire anche all’interno della confezione di un qualsiasi smartphone al momento del suo acquisto. Va poi detto che siamo molto abituati a vederle cablate (ossia dotate di cavo) che terminano in un attacco jack standard da 3,5 millimetri per collegarsi a computer, tablet, smartphone, console di gioco e così via. Gli stessi cavi possono presentare un particolare rivestimento di tessuto (l’ideale per evitare grovigli e danneggiamenti vari della parte esterna), un piccolo telecomando per la regolazione del volume e la navigazione tra le tracce audio oppure sfruttare la tecnologia bluetooth.

In quest’ultimo caso non sarà presente nessun cavo, se escludiamo ovviamente quello USB per la ricarica, e si collegheranno tramite questa tecnologia a smartphone, lettori Mp3 e così via. In pratica sono l’ideale per ascoltare musica e rispondere anche al telefono quando viaggiamo in autobus, quando camminiamo per strada, quando stiamo facendo un po’ di sana attività sportiva e così via. Gli sportivi potranno poi godere dei modelli bluetooth con una speciale clip, facilmente applicabile agli indumenti in tessuto tecnico ed anche alle giacche, che le terrà ferme anche durante le attività fisiche più tranquille (come ad esempio il jogging) ed anche quelle più estreme (come ad esempio il rafting).

Per chi volesse dunque un tipo di auricolari in – ear senza pretese, ma con un buon rapporto qualità – prezzo, allora dia un’occhiata alle Pioneer CL5BT (piccole, ma performanti) oppure alle Philips SHB4205BK Flite (ideali per i più sportivi). Eleganza e design sono invece garantite dagli auricolari Shure SE 215 con il loro aspetto futuristico e le delicate linee.